La CNN maltratta la Puglia e affonda Foggia, nel silenzio istituzionale

Un’accoglienza «Mafia style» all’ombra degli ulivi da cartolina del G7? La CNN l’avrà pure sparata grossa, se pensiamo ai rischi che si corrono per strada e in pieno giorno a San Francisco ed a New York, ma confondendo la Sacra Corona unita con la Quarta Mafia ha finito per sparare a pallettoni solo su Foggia. Lo ricorderanno i nostri lettori: il canale televisivo via satellite più visto al mondo, aveva pensato di anticipare con un reportage farneticante il summit a guida della presidenza italiana di Borgo Egnazia. L’autrice della corrispondenza, Barbie Latza Nadeau, aveva preso di mira le città di Bari e Brindisi, i due capoluoghi sui quali hanno gravitato per due giorni i Grandi del pianeta, questo per ricordare come la violenza mafiosa sia in aumento nei territori di Puglia («Mafia-style violence is on the rise in the same Italian region where G7 leaders are set to met»).

Alla fine di una ricostruzione incompleta e fuorviante, la cronista ricorda come «gli investigatori antimafia locali si stavano concentrando su tre casi di gruppi criminali di stile mafioso presumibilmente (presumibilmente?) responsabili dell’aumento della violenza. Gruppi che mostrano preoccupanti segnali di allarme», si legge nell’articolo che cita pure il rapporto semestrale del ministro dell’Interno, gennaio 2024. Ma poi ecco la stoccata finale: «I gruppi sono propaggini del gruppo criminale Sacra Corona, con sede (sede?) nella città di Foggia».

L’articolo evidenzia un pericoloso luogo comune che continua a fustigare Foggia e i suoi cittadini perbene. Sarebbe ora di finirla, ma come? Cambiando la narrazione su questo territorio, evitando di aggiungere sale alle ferite già aperte come invece avviene sistematicamente negli incontri pubblici e nei consessi più vari. Non basta (e forse non serve) che sia il presidente della Regione a sottolineare le «inesattezze» della Cnn, è necessario che su questo argomento si mobilitino le istituzioni locali e senza più indugi.

La sindaca di Foggia, il presidente della Provincia invece hanno colpevolmente taciuto di fronte a un insulto così scomposto e palese. Con la stessa solerzia con cui la sindaca Episcopo scrive la sua solidarietà all’on. Leonardo Donno, colpito da calci e pugni alla Camera, i foggiani vorrebbero sentir pronunciare chiara e forte una parola in difesa della città affondata in mondovisione dai fendenti gratuiti della CNN. E lo stesso dovere dovrebbe avvertire il presidente della Provincia, Giuseppe Nobiletti, sindaco di Vieste e molto più interessato a fare (giustamente) promozione del turismo garganico. Ma se poi la disinformazione distoglie il cittadino americano e lo spedisce verso altre mete, il presidente della Provincia almeno quando suona l’”Alert” ha l’obbligo e il dovere morale di non lasciarsi sfuggire l’occasione di intervenire. 

 

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